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La Amatriciana, da Amatrice alla conquista del Mondo

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Amatrice prima del sisma

Il pannello illustrativo situato all’ingresso, di quello che rimane, dopo il sisma avvenuto nel 2016, e che, ha completamente raso al suolo il borgo di Amatrice, rende l’idea della grande voglia di rinascita della popolazione, e fa si che proprio le tradizioni secolari che hanno fatto conoscere questo luogo in tutto il mondo, siano il volano della ripresa economica e sociale del paese.

La voglia di ricominciare a vivere parte proprio dalla tradizione popolare e dal buon cibo, soprattutto quei piatti che hanno fatto la storia della cucina italiana.

La Amatriciana è il piatto dei pastori dei Monti della Laga e ha origini millenarie. Nata “in bianco” con il formaggio di pecora e la guancia del maiale, abilmente uniti ad un impasto di acqua e farina arrotolato su un filo di rame o ferro (tanto da assomigliare ad un moderno Bucatino); è solo agli inizi del 1700 che incontra il pomodoro, diventando di fatto rossa con l’aggiunta del peperoncino. All’inizio del 1900, con l’avvento dei pastifici industriali, la pasta artigianale con il buco viene sostituito, soprattutto per una questione di praticità, dagli spaghetti.

La grande affermazione degli Amatriciani nel campo della ristorazione è stata poi il volano per il successo planetario della amatriciana: la pasta di Amatrice che ha conquistato il mondo. Nel 2008 la tradizionale Sagra è stata celebrata in un francobollo di Poste Italiane nella tematica filatelica ”Made in Italy “.

Ingredienti per 4 persone

500 g di spaghetti
125 g di guanciale di Amatrice
100 g di pecorino di Amatrice grattugiato
6 o 7 pomodori San Marzano o 400 g di pomodori pelati
un cucchiaio di olio di oliva extravergine
un goccio di vino bianco secco
un pezzo di peperoncino
sale
Preparazione
Mettere in una padella, Preferibilmente di ferro, l’olio, il peperoncino e il guanciale tagliato a pezzetti (La proporzione di un quarto, rispetto alla pasta, è tradizionale e sacra per gli esperti e, o si mette il guanciale, vale a dire la parte della ganascia del maiale, o non sono spaghetti alla matriciana; solo con esso avranno una delicatezza e una dolcezza Insuperabile) . Rosolare a fuoco vivo e aggiungere il vino.  Togliere dalla padella i pezzetti di guanciale, sgocciolarli bene e tenerli da parte possibilmente in caldo, evitando così il rischio di farli diventare troppo secchi e salati. unire i pomodori tagliati a filetti e puliti dai semi (meglio prima sbollentarli, così si toglierà più facilmente la pelle)  e poi tagliarli. Aggiustare di sale, mescolare e dare qualche minuto di fuoco. togliere il peperoncino, Aggiungete i pezzetti di guanciale, dare ancora una rigirata alla salsa. Lessare intanto la pasta al dente, in abbondante acqua salata. scolarla bene e metterla in una terrina aggiungendo il pecorino grattugiato. attendere qualche secondo e poi versare la salsa. Mescolare e,  per chi lo desiderasse,  aggiungere altro pecorino.

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