Marinella Marruzzino

Le uova colorate per la Pasqua Ortodossa

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Foto in copertina: ©Marinella Marruzzino

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Il giorno in cui si festeggia la Pasqua Ortodossa non coincide quasi mai con quello in cui si festeggia la Pasqua Cattolica; cade, infatti, o la settimana successiva, o addirittura un mese dopo. La prima viene calcolata seguendo il calendario gregoriano, la seconda tenendo conto di quello giuliano (da Giulio Cesare).
Per gli Ortodossi la Pasqua è la festività piu sentita in assoluto, vissuta con un intenso pathos liturgico, motivo per cui la ferrea Quaresima di 48 giorni è indispensabile come fase preparatoria all’ integrale purificazione sia dello spirito che del corpo. Durante le 7 settimane quaresimali, ci si astiene dalla carne, dalle uova, dai latticini e dall’ alcool, e nell’ ultima, la “Grande settimana”, si è ancora più radicali nel digiuno e ancora più raccolti nella meditazione.

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La mezzanotte del sabato segna l’ inizio della messa della resurrezione; intonando canti bizantini, i fedeli sono invitati dal prete ad attingere la luce con le proprie candele, portate a casa al termine della cerimonia, nella speranza che la fiamma non si spenga durante il tragitto, nell’ asupicio di un anno benedetto.

Il banchetto pasquale è inaugurato nel momento in cui il pane benedetto viene impregnato nel vino per essere mangiato dai fedeli, prima di aprire le danze. Al centro della tavolata bandita con prelibatezze tradizionali, abbiamo il simbolo per eccellenza della Pasqua Ortodossa: le uova rosse. Le danze si aprono proprio con la “Battaglia delle uova”, che consiste nell’ impugnare il proprio uovo rivolgendo la punta verso l’ alto per colpire la punta dell’ uovo dell’ avversario. Chi “attacca” deve pronunciare “Cristo è risorto!”, e chi “riceve”, “Davvero è risorto!”. Tale scambio di battute avviene già durante la messa, tra il prete e i fedeli.

PITTURAZIONE DELLE UOVA

Dipingere le uova di rosso è un rituale rappresentante il sacrificio di Cristo, il rosso richiama il sangue, e le uova come ben noto sono l’ emblema della

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fertilità congiunto in quest’ occasione anche alla resurrezione.

Un tempo la pitturazione della uova avveniva al naturale, immergendo delle foglie di cipolla rossa nell’ acqua di bollitura delle uova, mentre oggi vengono dipinte ricorrendo a del colorante rosso in bustine.

LEGGENDE E TRADIZIONI

Una leggenda racconta che, dopo la crocifissione di Gesù, durante il pranzo festivo, uno dei rabbini abbia detto: “Quando questo gallo che mangiamo ritornerà in vita e queste uova diventeranno rosse, solo allora Gesù risorgerà“; e come per miracolo, dopo questa affermazione, le uova si sarebbero dipinte di rosso.

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invece…

La tradizione contadina attribuisce alle uova potere speciale di proteggere gli animali della fattoria e la famiglia che vi abita.  Infatti, il guscio non viene buttato via, ma seppellito alla radice degli alberi, per dare fertilità alla terra. Nei villaggi, la mattina di Pasqua la gente si lava il viso in un catino d’acqua con un uovo rosso e una monetina dentro,  per essere ricca e in salute tutto l’anno.

OGGI…

Gli artigiani hanno dato il via libera alla creatività e alla fantasia, dalla gamma dei colori che si è via via estesa a partire dal rosso, alle minuziose decorazioni apportartate in un secondo momento in modo impeccabile, che lasciano impressionati per la perfezione dei particolari.

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