Andrea Brengola

Ventotene

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isola di santo stefano

L’isolotto di Santo Stefano

Nel corso di una visita a Ventotene è impossibile non notare l’isolotto di Santo StefanoMaps-icon-small. La sua sagoma imponente, coronata dalla struttura del carcere borbonico, diventa subito lo sfondo familiare di un bagno a Cala NaveMaps-icon-small oppure di una passeggiata al porto. La nascita delle due isole, secondo i geologi avvenne all’incirca nello stesso periodo in seguito a eruzioni vulcaniche. Sul basamento di roccia lavica che emerse dall’acqua i millenni portarono all’accumulo di altro materiale vulcanico, più leggero e friabile.

Scarsamente frequentato in epoca romana, che ha lasciato solo la piscina della Vasca di Giulia e pochi resti di muratura, l’isola fu rifugio di e

sandro pertini

Sandro Pertini

remiti e poi divenne un’appendice agricola della vicina Ventotene. La forma di Santo Stefano è grosso modo circolare, con uno sviluppo delle coste che sfiora i due chilometri mentre la superficie non supera i 29 ettari e la massima altezza sul livello del mare è di 84 metri. L’idea di utilizzare Santo Stefano come luogo di detenzione risale all’epoca della colonizzazione borbonica dell’arcipelago. La forma a ferro di cavallo della struttura rispondeva a varie esigenze. Per accedere al carcere si attraversa un portone su cui una lapide ricorda la detenzione dell’antifascista Sandro Pertini.

 

VentoteneMa Ventotene è anche la culla dell’Europa Unita grazie alla monumentale opera conosciuta come il Manifesto di Ventotene, redatto da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Eugenio Colorni, oppositori del regime fascista ivi confinati, che, nel 1941, in pieno conflitto mondiale chiedeva l’Unione dei paesi europei e che costituirà il riferimento ideale cui guarderanno in molti negli anni successivi per il processo di integrazione continentale.

Chi approda oggi a Ventotene sbarca direttamente nel Porto Romano. Un porto anomalo, non tanto proteso in mare quanto saldamente aggrappato alla terraferma. Un’isola da scoprire in ogni suo angolo, da vivere di giorno con il suo mare e quei fondali mozzafiato e di notte baciati dalla luna, da un cielo così stellato ed immenso che dall’isola appare ancora più grande regalando infinite emozioni.

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