Ermanno Amedei

Roccasecca dei Volsci

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Arroccato su un fianco del Monte Curio, Roccasecca dei VolsciMaps-icon-small è un piccolissimo centro (appena 1159 abitanti) che gode di una visuale strepitosa. Una particolarità quest’ultima che, oltre ad attirare visitatori e curiosi in discrete quantità, ha donato alla cittadina l’appellativo di “paese dei belvedere”. Da diversi punti del comune pontino è infatti possibile osservare i monti Ausoni, Aurunci e Lepini, che vanno dal versante della Semprevisa a quello Ciociaro. Ma altrettanto suggestive sono anche le vedute dell’ agro pontino, della valle dell’Amaseno, del promontorio del Circeo e delle isole Pontine.

Paesaggi meravigliosi e verde incontaminato fanno di Roccasecca dei Volsci un luogo adatto anche per gli amanti dello sport e della natura. E’ possibile concedersi lunghe passeggiate nel verde attraverso sentieri ben tracciati, a piedi e in mountain bike, oppure dedicarsi ad attività più estreme: la parte più alta è infatti frequentata dai numerosi amanti del deltaplano e del parapendio che hanno individuato sul Monte

Curio condizioni di vento e di clima ottimali. E per gli abitanti ammirare gruppi di acrobati dell’aria alla ricerca di correnti favorevoli e panorami mozzafiato è ormai diventato un amabile passatempo.

©AnnaER/pixabay.com

Il piccolo comune pontino è anche conosciuto per la sua profonda religiosità che si concretizza nella presenza di numerosi luoghi di culto sparsi su tutto il suo territorio. Nel cuore del centro storico si trovano infatti la chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo, vera galleria d’arte e la chiesa di San Sebastiano, con affreschi del santo ononimo, di S. Nicola vescovo e di S. Tommaso d’Aquino. Fuori dal centro abitato sorge invece la chiesa di Santa Croce; il tempietto di S. Raffaele (1659) con pregevoli affreschi della scuola di Domenico Zampieri detto il Domenichino; la chiesetta a pianta centrale di Santa Maria della Pace ubicata ai piedi della collina del paese, con l’affresco della Vergine con Bambino e il monastero di San Salvatore, le cui prime notizie risalgono addirittura all’XI secolo.

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L’infiorata che si svolge ogni anno nel giorno del Corpus Domini

Oltre ai luoghi di culto, a testimoniare la profonda religiosità del paesello, anche la famosa “Infiorata” che si tiene ogni anno nel giorno del Corpus Domini (nel mese di maggio o di giugno a seconda del calendario) alla presenza di centinaia di visitatori. Menzione speciale infine per i prodotti tipici, vere risorse di una comunità che vive soprattutto di pascoli e coltivazioni, come l’olio, il formaggio e le carni tra cui la salsiccia tipica che viene distribuita in Svezia, in Canada e nel Vaticano. Quanto ai piatti tradizionali, imperdibili la minestra di fagioli con le cotiche, la tipica polenta con carne di maiale e broccoletti, i cecapreti fatti con acqua e farina e la “minestra maritata”, un’ottima zuppa di verdure.

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Minestra maritata, piatto tipico di Roccasecca

Rappresentano inoltre momenti particolarmente sentiti il 17 gennaio, giorno dedicato a Sant’Antonio Abate, durante il quale viene distribuito in città il cosiddetto Panosteglio (piatto a base di polenta, ceci e fagioli) ed il 18 marzo, quando vengono invece offerti pani con broccoli e salsicce e zeppole per celebrare San Giuseppe. Particolare attenzione meritano infine gli allevamenti ovini e caprini, che godono di un ottimo ambiente in grado di garantire un’eccellente qualità delle carni e che ogni anno vengono celebrati, da oltre 40 anni, nell’ambito della “Festa dell’arrivederci”(ultimo weekend di agosto) e della contestuale “Sagra della Capra”. Tutti appuntamenti che, assieme alla tradizionale distribuzione delle crespelle nella notte di San Silvestro, vengono organizzate nei minimi dettagli dalla Pro Loco di Roccasecca dei Volsci. Tante singolari caratteristiche hanno portato l’Associazione SER.A.L., di cui il centro fa parte, ad individuare dei sub-territori distintivi per le loro caratteristiche morfologiche, storiche, sociali, economiche, culturali chiamati “aree di business distintivo” proprio perché in esse è possibile individuare strategie di sviluppo locale promettenti.

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