Barbara Savodini

Guarcino

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In un territorio di poco più di 40 chilometri quadrati che gli abitanti, circa 1700, custodiscono gelosamente consapevoli di risiedere in una delle cittadine più graziose della provincia di Frosinone, sorge GuarcinoMaps-icon-small, un paesello arroccato su un costone dei monti Ernici a 625 metri sul livello del mare. Il centro storico, costellato di strutture medievali tra le quali anche alcune torri di avvistamento, sembra un paesaggio incantato quando la fredda stagione tinge di bianco promontori, tetti e strutture antiche. A rendere conosciuta la città, tuttavia, è perlopiù il massiccio di Campocatino, che si erge alle spalle del centro abitato e che è diventato meta di un discreto turismo sportivo.

In estate si tratta infatti di una località particolarmente ambita dagli amanti dell’escursionismo e del trekking, mentre d’inverno sono gli sport da neve a costituire una notevole attrattiva. Se per gli sciatori professionisti gli impianti presenti, una seggiovia e quattro skilift, sono considerati un percorso troppo breve, gli amanti dello snowboard, in particol381647_468076009894812_1708384264_nare coloro che amano cimentarsi nel free style, sembrano preferire Campocatino alle più note località appenniniche. Piste ampie, dossi e salti ben costruiti e abbondante presenza di neve durante l’intero periodo invernale fanno infatti del massiccio di Guarcino una palestra senza eguali.

Inverno a parte, le ricchezze naturalistiche della località montana lasciano a bocca aperta chiunque le visiti per la prima volta: oltre alle incantevoli sorgenti di Capo Cosa (1.185 metri) e di Caporelle (934 m), da cui si origina il fiume Cosa, sui monti Ernici è presente anche il Monte Vermicano, famoso per custodire una delle grotte più estese del Lazio. Un vero e proprio abisso che conta ben quattro ingressi (Vermicano, Gresele, Tana degli Eretici e GnomoGnomo). Dopo una prima parziale esplorazione nel 1972, gli speleologi sono riusciti a scoprire il fondo della gola solo nel 1973 nel corso di un’avventura durata oltre due giorni. Misteri sotto terra ma anche nel cielo: tra i siti di interesse della cittadina c’è infatti anche l’Osservatorio Astronomico di Campo Catino, costruito nel 1985 a 1500 metri di altezza e gestito da un gruppo di astronomi amatoriali tra i più attivi di Italia.

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Il vero amaretto di Guarcino fotografato da Daniele Baldassarre

Dal punto di vista gastronomico, Guarcino è conosciuta in tutto il territorio ciociaro (e non solo) soprattutto per i suoi dolci, ed in particolare per gli ormai caratteristici amaretti a base di mandorle, albumi e zucchero. Questi piccoli e gustosi dolcetti sono il vanto della città a tal punto che ogni anno a fine luglio si celebra questo dolce con un grande festa di paese. Altrettanto famosi sono anche il prosciutto di Guarcino, prodotto da maiali che pascolano allo stato brado con una stagionatura di oltre 8 mesi, e l’olio ernico, un vero e proprio vanto anche per i comuni limitrofi.

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